Toyota Europe

Data
06 maggio 2016
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Toyota Europe
Tre auto su quattro sono prodotte a livello locale

 

Nove fabbriche, di cui sette di proprietà e tre dedicate ai powertrain. È “l’arsenale” europeo della Toyota, arrivato a produrre oltre 10 milioni di vetture. Di più: oggi, il 71% delle auto commercializzate dai giapponesi nel Vecchio continente è prodotto a livello locale.

Gli inizi. La “boa” dei dieci milioni è stata raggiunta lo scorso 14 aprile, ma la prima “impronta” di Nagoya sul suolo europeo risale al 1971 con il piccolo stabilimento Toyota Caetano Portugal, a Ovar, utilizzato per costruire la Corolla. La produzione di massa è arrivata nel 1992, con le due fabbriche aperte nel Regno Unito: la prima a Deeside, nel Galles, e la seconda a Burnaston, nel Derbyshire, “casa” della Carina E.

 

        . Oggi la produzione europea della Toyota (a quota 660 mila veicoli) si divide tra la Turchia, il Regno Unito, la Francia, la Polonia, la Russa, la Repubblica Ceca e il Portogallo. Oltre a tre motori benzina, tre diesel e due trasmissioni, le fabbriche del Vecchio continente costruiscono l’Auris, l’Auris Touring Sports, la Yaris e le loro varianti ibride, oltre all’Avensis, alla Corolla, alla Verso e alla Camry. Presto altri due modelli si aggiungeranno alla produzione locale: sono la RAV4, sulle linee russe a partire da agosto, e la nuova C-HR, la crossover dalle linee coupé che sarà costruita in Turchia a partire dalla fine del 2016.

            . Oggi, il 24% dei veicoli venduti dalla Toyota e dalla Lexus in Europa sono ibridi, la maggior parte dei quali costruiti localmente. L’anno scorso, le vendite di vetture giapponesi dotate di propulsione endotermico-elettrica sono state 209 mila, di cui 150 mila costruite a Burnaston o nello stabilimento francese di Onnaing. Gli investimenti europei fatti finora dalla Toyota ammontano a 9 miliardi di euro.

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