Kia Niro un nuovo crossover

Data
26 luglio 2016
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Kia Niro un nuovo crossover

La Kia Niro qualcosa da dire ce l’ha. Ha un cuore ibrido che è ancora raro nel suo segmento, quello dei suv/crossover generalisti più piccoli. Ma non piccolissimi, perché con i suoi 436 cm di lunghezza la Niro si pone tra i minisuv (Juke, Mokka&Co.) e i suv medi. Furba l’idea dei coreani di impacchettare l’ibrido, nel packaging che va per la maggiore, anziché in un’auto per pochi.

E’ la terzogenita della famiglia crossover di Kia, dopo Sorento e Sportage: se quest’ultima vi sembra troppo e la Soul troppo poco, ecco la Kia che fa per voi. La Kia Niro ha uno stile meno estroso della Sportage, più rassicurante; anche negli interni, disegnati per aumentare la sensazione di ampiezza dell’abitacolo, ma con una dose in più di piano black. Nel quadro generale, non privo di plastiche dure ma ben infiocchettato, spicca la strumentazione: originale non solo per la presenza di indicatori tipici delle auto ibride (ad esempio gli indicatori di ricarica della batteria), ma per il design dell’intero quadro.

COMPATTA, NON STRIMINZITA Il passo di 270 centimetri favorisce una più che discreta abitabilità, onesta anche in terza fila, dove possono accomodarsi tre persone adulte. Il tunnel centrale s’interrompe appena in tempo per farci stare le gambe di un terzo occupante, mai troppo sacrificato qualunque sia la sua taglia. Dietro la panchetta, 427 litri è il volume dichiarato del bagagliaio, non granché penalizzato dalle batterie dell’ibrido (montate al posteriore) ma non amplissimo in senso assoluto e caratterizzato da uno scalino alla soglia di carico.

Simpatico tocco retrò:  il pedale del freno a mano. Il sistema di infotainment da 7 o 8 pollici è compatibile con i software di mirroring Android (da Lollipop in su) e Apple per replicare alcuni dei contenuti dello smartphone sullo schermo dell’auto, navigatore TomTom e le tecnologie di assistenza alla guida Kia Drive Wise: tra queste citiamo la frenata automaticacon riconoscimento del pedone, il cruise control adattativo, l’avviso di superamento involontario della corsia, il mantenitore di corsia e il sistema di monitoraggio degli angoli ciechi.

CAMBIO A  DOPPIA FRIZIONE Un giorno la Kia Niro sarà anche ibrida plug-in, forse elettrica, ma per adesso si può avere solo così: ibrida tradizionale. Nasce per essere ibrida, su una piattaforma dedicata che eredita il sistema della Hyundai Ioniq, l’anti-Prius. Il motore termico è un benzina 1.6 GDI da 105 cv con ciclo Atkinson abbinato a un elettrico da 32 kW (44 cv), a sua volta alimentato da una batteria (che pesa solo 33 chili) ai polimeri di litio da 1.56 kWh che si ricarica in fase di decelerazione. A trasmettere alle ruote la risultante potenza (141 cv) e coppia (265 Nm) di sistema ci pensa il cambio a doppia frizione a sei rapporti della Casa appositamente tarato sul nuovo sistema ibrido.

EMISSIONI E CONSUMI, consuma dai 3,8 ai 4,4 litri per 100 km, secondo i dati dichiarati dalla Casa, con emissioni ferme a 88 g/km nel ciclo combinato. Sul consumo incide anche la misura dei cerchi, che sulla Kia Niro va da un minimo di 16” (di serie) a un massimo di 18’’. Parlare di allestimenti e versioni è, però, prematuro, visto che  commercializzazione in Italia non è prevista fino ad ottobre. Probabilmente verranno importate solamente le versioni più accessoriate, con un mix di dotazioni dedicato e un prezzo attorno ai 25-26.000 euro. Non troppi considerata la presenza dell’ibrido e di tecnologie di segmento superiore (tra gli optional figurano addirittura i sedili ventilati e la ricarica wireless per lo smartphone). P.S. Anche l’ibrido è garantito sette anni.

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