Al volante della 1.0 T-GDi Energy

Data
01 dicembre 2017
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Ispira subito simpatia la Kia Stonic. Direte voi che forse non è la qualità più importante quando si parla di un’automobile, ma dato che in auto si finisce per trascorrere una parte considerevole del proprio tempo, ritrovarsi in un ambiente piacevole non guasta mai. 

Misure giuste. Ma la Stonic si fa apprezzare fin da ferma. Le dimensioni sono quelle giuste per una Suv da città. Il muso ben disegnato secondo gli ultimi stilemi della Casa e le linee della carrozzeria mosse quel tanto che serve, senza scadere in eccessi da film di fantascienza, danno carattere alla piccola coreana. Il tutto condito da una scelta di colori tra carrozzeria (nove) e tetto in contrasto (cinque, con la caratteristica fascia sul tetto stile targa) capace di soddisfare ogni esigenza. L’abitacolo è particolare. Spicca subito il tunnel centrale rialzato che divide in modo deciso i due posti davanti come su una GT sportiva e da cui fuoriesce la corta leva del cambio. Poco oltre, sulla console, i comandi della climatizzazione e, in cima alla plancia in posizione ben visibile, il grande schermo touch da 7 pollici del sistema multimediale proposto di serie su tutta la gamma.

Comoda e spaziosa. Si sta seduti in alto, ma senza eccessi con una buona visibilità. Il sedile è comodo, conformato quanto basta per ancorare bene il corpo e ampiamente regolabile. La strumentazione è classica, con i due strumenti principali davanti agli occhi separati dall’ormai immancabile schermo al centro su cui compaiono le informazioni di bordo. Il sistema multimediale è abbastanza facile da usare, grazie anche ai tasti fisici posti ai lati dello schermo che facilitano il compito quando si tratta di passare da una funzione all’altra. È poi compatibile con le interfacce Android Auto e Apple CarPlay e usufruisce quindi dei relativi comandi vocali evoluti (Google Now e Siri). Lo spazio a bordo non manca, neppure dietro dove, anche se si è un po’ più alti della media, è possibile accomodarsi al meglio. Un bel risultato, se si pensa che la Stonic, in definitiva, è lunga solo 414 cm e offre un bagagliaio, secondo quanto dichiarato dalla Casa, della capacità di ben 352 litri. 

Un bel carattere. Su strada la Stonic, in questa versione 1.0 T-GDi mostra subito un gran bel carattere. Il tre cilindri lavora bene, è potente (120 CV), ha coppia (172 Nm) e risponde con una buona progressione fin dai regimi più bassi. In più non vibra, solo all’avviamento si avverte qualche scossone di troppo, e fa poco rumore. Ce n’è quanto basta per muovere con disinvoltura la Stonic e assicurarle prestazioni di tutto rispetto e non solo nell’ambito cittadino. In attesa del doppia frizione, che arriverà in seguito, il sei marce manuale si fa apprezzare per gli innesti brevi e precisi, e per la frizione che, per quanto non leggerissima, non affatica più di tanto. Insomma, lo si manovra con piacere ed è un invito a guidare. Invito avvalorato anche dalle sospensioni, decisamente sostenute, e dallo sterzo rapido e preciso considerando questa tipologia di automobile. In sostanza, un buon compromesso tra sportività e confort dove, però la prima qualità prevale senz’altro sulla seconda. In ogni caso sulla Stonic si viaggia bene: in autostrada il tre cilindri lo si sente appena, l’ambiente, come ho già detto, è piacevole e l’abitacolo è ben isolato dall’esterno. 

Consumi e prezzi. Quanto ai consumi, il piccolo tre cilindri turbo ha l’aria di essere davvero molto efficiente. Durante il giro di prova il consumo è variato, secondo le indicazioni del computer di bordo, tra  i 6,0 e i 7,0 litri/100 km. La 1.0 T-GDi Energy ha un prezzo di 20.250 euro. La gamma parte dai 16.250 euro della 1.4 Mpi (100 CV) nell’allestimento base Urban. La 1.6 CRDi, spinta dal turbo diesel da 110 cavalli, costa invece 21.750 euro (allestimento Energy). Dal lancio, e fino al 31 dicembre, la Casa offre su tutta la gamma uno sconto di 2.300 euro.

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